Gestione delle utenze improprie e ottimizzabili |
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L'aria è gratis, ma... compressa costa parecchio e, negli impianti, spesso viene utilizzata in modo improprio sia perché molti dispositivi sono energeticamente inefficienti in quanto utilizzano delle tecnologie obsolete, sia perché talvolta l’aria compressa viene utilizzata per svolgere operazioni come movimentazione, soffiaggio e raffreddamento, per le quali altri tipi di vettori energetici risulterebbero più efficienti. In queste circostanze risulta conveniente sostituire i dispositivi orami obsoleti ed eliminare o ridurre l’utilizzo di aria compressa per la movimentazione di merci, per il raffreddamento, per l’asciugatura e per la pulizia dei nastri trasportatori. In particolare, per il raffreddamento a volte conviene utilizzare acqua o aria come fluido termovettore. Le utenze improprie sono quelle più gravose e possono essere catalogati come “interventi tampone”. Per esempio utilizzo aria compressa per raffreddare un pezzo in lavorazione, un cuscinetto o un radiatore. Le utenze ottimizzabili sono quelle più complesse da eliminare e sono volutamente o superficialmente voluti dalla progettazione. Per esempio utilizzo aria compressa per pulire delle piastrelle all’interno del processo produttivo con tubicini fissati sulle macchine o utilizzo tubi multiforati per setacciare dei tappi. Tutte queste utenze, ad alto impiego di aria compressa come lame e manine soffianti, tubi forati, ugelli poco performanti portano a degli sprechi che raggiungo il 50% della produzione totale di aria compressa in alcune realtà industriali. I nostri tecnici, oltre a catalogare tutte le utenze a seconda della gravità della portata tramite tecnologia ad ultrasuoni, tubi di pitot, flussometri portatili e manometri digitali, codificano tutti i tipi di utenze inefficienti e si progetta la soluzione migliore in termini di risparmio. |